Moduli Jean Monnet
EUROPEAN FAMILY LAW
In un periodo in cui il diritto di famiglia in Europa è interessato da una forte tensione tra i particolarismi nazionali e un processo di progressiva convergenza, ciò che il modulo European Family Law intende fare è illustrare l'evoluzione contemporanea del diritto di famiglia a livello sovranazionale e verificare fino a che punto questo processo di convergenza ci possa condurre verso l'istituzione di un vero e proprio diritto di famiglia europeo.
Il modulo, di cui è responsabile il dott. Francesco Deana prevede anzitutto un corso di 35 ore in lingua inglese per studenti dei corsi di laurea di area giuridica e dei corsi di laurea in Lingue, Traduzione e mediazione culturale.
- La prima parte del corso è dedicata alla libera circolazione delle famiglie nell'Unione europea e alla tutela del diritto fondamentale alla vita familiare come enucleato nella Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea e nella Convenzione europea dei diritti dell'uomo.
- La seconda parte approfondisce il tema della protezione della famiglia nei contesti migratori (con particolare attenzione alla tutela dell’unità familiare e dei minori migranti non accompagnati).
- La terza parte approfondisce la dimensione internazionalprivatistica delle relazioni familiari transnazionali (legge applicabile e giudice competente in materia di separazione e divorzio, responsabilità genitoriale, obbligazioni alimentari, regimi patrimoniali tra coniugi, successioni).
Sempre tra le attività didattiche, il Modulo annovera anche una legal clinic che darà la possibilità per gli studenti di cimentarsi, quali “giuristi del futuro”, con un vero e proprio laboratorio del diritto sviluppato in collaborazioni con ONG, professionisti ed istituzioni del territorio, che sottoporranno ai giovani partecipanti casi concreti da risolvere sotto la guida di giuristi esperti della materia.
In ognuno dei tre anni di durata del Modulo verrà organizzata una serie di incontri seminariali di approfondimento teorico-pratico tenuti da esponenti di spicco del mondo accademico ed aperti anche ai professionisti del diritto (in particolare avvocati, notai e magistrati).
EU ENLARGEMENT AND CONSTITUTIONAL TRANSITIONS IN THE WESTERN BALKANS
Il Modulo EU&WB si propone l’obiettivo di studiare i rapporti tra il processo di avvicinamento all’Unione europea e il consolidamento democratico nei Paesi nati dalla dissoluzione della Jugoslavia socialista. Com’è noto, la condizionalità democratica fatta valere dall’Unione europea ha svolto un ruolo importante nell’evoluzione costituzionale dei Paesi dell’Europa centrale ed orientale, che hanno partecipato al grande allargamento del 2004, nonché a quello del 2007.
Il percorso dei Balcani occidentali si è rivelato molto più complesso e ad oggi solo Slovenia (2004) e Croazia (2013) sono diventati Stati membri. Certamente le drammatiche modalità che hanno caratterizzato la transizione costituzionale nell’area hanno giocato un ruolo importante, ma non si deve dimenticare che le difficoltà che negli anni sta vivendo l’Unione europea sono diventate un freno ai nuovi allargamenti.
L’obiettivo del progetto è quello di utilizzare i criteri di condizionalità applicati dall’UE come strumento per analizzare le scelte costituzionali delle Repubbliche della ex-Jugoslavia, ma nello stesso tempo di riflettere sui caratteri dell’identità europea. I principi e i valori che costituiscono paramenti di valutazione dei Paesi in vista dell’ingresso nell’Unione, infatti, devono essere riaffermati anche all’interno dell’ordinamento europeo, per evitare un ulteriore sviluppo dei nazionalismi, che sono oggi un pericolo per la stessa sopravvivenza dell’UE.
Nel progetto sono coinvolti diversi collaboratori della cattedra di Diritto pubblico comparato dell’Università di Udine: la Coordinatrice prof. Laura Montanari, la Module Leader dott. Carna Pistan, assegnista di ricerca, i dott. Francesco Grisostolo e Matteo Daicampi, dottorandi, nonché il dott. Marko Milenkovic, ricercatore presso l’Istituto di Scienze Sociali di Belgrado e borsista presso la Johns Hopkins University SAIS Europe di Bologna.
Il modulo prevede lo svolgimento per ciascun anno accademico (2018/2019; 2019/2020; 2020/2021) delle seguenti attività:
- insegnamento di 42 ore con il medesimo titolo nell’ambito del corso magistrale di Giurisprudenza, del corso di Diritto per le imprese e le istituzioni, mutuato dal corso di Mediazione linguistica e culturale;
- Winter School a Sarajevo per gli studenti;
- workshop internazionale, rivolto agli studenti, alla società civile e alle istituzioni locali (2018/2019 L’allargamento dell’Unione europea ai Balcani occidentali: problemi e prospettive; 2019/2020 Il coinvolgimento dell’UE nei processi di stabilizzazione post-conflitto: i casi della Bosnia ed Erzegovina e del Kosovo; 2020/2021 La cooperazione macro-regionale: la strategia dell’Unione europea per la Regione Adriatico Ionica).
Oltre alle attività espressamente previste dal progetto, il Modulo sarà l’occasione per l’organizzazione di ulteriori iniziative collegate al tema a livello nazionale e internazionale e per lo svolgimento di attività di ricerca su specifici aspetti. Si può segnalare, ad esempio, il panel su “National Identity and Minority Rights Protection in the Western Balkans: Mapping External Influences” (Identità nazione e protezione dei diritti delle minoranze nei Balcani occidentali: mappatura delle influenze esterne) organizzato da Carna Pistan, che è stato accettato alla Conferenza mondiale dell’Association for the Study of Nationalities che si è svolta dal 2 al 4 maggio 2019 presso la Columbia University di New York.